Mese di eccellenze per l’ITET di Lucera.
In occasione della 18a edizione di “Una poesia per la pace”, organizzata dal Club per l’Unesco “Federico II” di Lucera, sabato 23 marzo 2024 alle ore 17.30, presso l’aula magna del Convitto Nazionale “Ruggero Bonghi”, si è tenuta la premiazione dei capolavori presentati. Coerentemente con gli obiettivi che l’Unesco si pone, numerosi studenti del nostro Istituto hanno aderito al concorso presentando delle poesie trattando i temi della pace e dell’amicizia. Francesca Olivieri, alunna della classe VA dell’indirizzo Sistemi Informativi Aziendali, con la sua poesia “Come Favole Incantate”, è stata segnalata dalla giuria ed ha ottenuto il primo posto del livello delle scuole secondarie di secondo grado sul territorio di Lucera. «La poesia è una forma d’arte che mi appassiona profondamente e questo premio mi motiva ancora di più a continuare a esplorare e condividere le mie emozioni e i miei pensieri attraverso le parole»: questo il suo primo commento che ha voluto affidare alla nostra Redazione.
Un altro importantissimo traguardo è quello che ha raggiunto, nello sport, Alesso Mustaccioli, alunno frequentante la classe II dell’indirizzo biochimico. I recentissimi campionati di nuoto assoluto hanno confermato la sua crescita tecnica: lo ha dimostrato martedì 9 aprile 2024 a Riccione, dove il neocampione ha vinto il campionato italiano giovanile di nuoto nei 50 stile libero, con il tempo di 22,830. Il sedicenne atleta della Sport 2000 di Lucera è allenato da Giuseppe Delli Carri e preparato atleticamente da Antonio Di Gioia. «Siamo orgogliosissimi di questo traguardo – ha rimarcato alla nostra testata il direttore della piscina “Sport 2000”, Gianpiero Di Carlo –. Alessio è un talento del nuoto. Si nota che è molto portato dal fatto che si allena anche tre ore per giorno, sacrificando spesso i sabati sera, come nella gara di domenica scorsa, per la quale si è allenato in maniera constante, grazie al supporto del suo allenatore Giuseppe Delli Carri».
di: Michela Giannini, Gabriele Iodice, Giorgio Avegnano,