Ad una narrazione di guerra fatta di orrore, di interrogativi rimasti sospesi, di scene di un popolo in fuga, di schieramenti e giochi di potere, vogliamo contrapporre una lettera aperta ad un amico ucraino
Ciao,
ti scrivo per dirti che, anche se sono lontano, ti sono vicino con il cuore. Condivido con te la paura di una guerra che non abbiamo voluto e spero di superare le barriere dell’indifferenza per aprire le braccia ed esprimere la mia solidarietà a chi come te è costretto a scappare dalla distruzione e correre verso la salvezza. Mi vengono in mente testi di canzoni che vorrei dedicarti perché come te sento il disagio di questo mondo disgregato e precipitato nel caos. Noi giovani dobbiamo riprenderci il diritto di vivere e di sognare e io vorrei restituirti questa gioia che ti rendo con un abbraccio simbolico, che sia un segno di esortazione al coraggio e alla fiducia. Possa la tua strada aprirsi alla vita.
Anche se non ti conosco ti aspetto, ci sono
Corso A SIA